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RELAZIONE DOTT. GABRIELE CIPRIANI SUL TEMA: "DISCUSSIONE SUL PROGETTO DI INTEGRAZIONE EUROPEA

Organizzato dal Rotary Club Loreto si è tenuto presso l'Istituto Alberghiero di Loreto un interessantissimo incontro con il Dott. Gabriele Cipriani sul tema: "Discussione sul progetto di integrazione europea". 

Il Dott. Gabriele Cipriani ha conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Bologna, e si è successivamente specializzato in Diritto europeo presso il ‘College of Europe’ di Bruges.  

Lavora alla Corte dei Conti europea dal 1978. Nel corso della sua carriera ha ricoperto varie posizioni dirigenziali nei settori amministrativi e dell’attività di controllo. Ricopre attualmente l’incarico di Consigliere Principale del Decano della sezione di controllo ‘Finanziamento e amministrazione dell’Unione’ della Corte dei Conti europea. E’ inoltre autore di diverse pubblicazioni in materia di finanze dell’Unione Europea. I suoi lavori di ricerca si concentrano sulla riforma del bilancio UE e sui processi di responsabilità gestionali. 

Ha premesso il relatore: 

"Il bilancio comune dell'Unione europea è un campo speciale di politica fiscale. Il mio contributo fornisce approfondimenti su un aspetto particolare del bilancio nazionale e sindacale. La crisi economica e finanziaria crea la necessità di dare priorità a una politica di spesa pubblica più mirata e orientata ai risultati, dimostrando e riconoscendo che le azioni dell'UE aggiungono valore alle politiche nazionali e affrontano le preoccupazioni degli individui in modo più efficace di quelle "nazionali" o "locali" fornire un esempio di "buone pratiche" per la spesa nazionale. L'opportunità è di identificare e promuovere le migliori pratiche nella pianificazione, gestione e reporting per raggiungere obiettivi pubblici." 

Ecco un breve riassunto della relazione iniziata con l'indicazione delle tappe miliari del processo di integrazione europea: 

"Storicamente il processo di integrazione europea ha mirato a impedire il risorgere del nazionalismo ed evitare i conflitti e le guerre tra i paesi europei. Inoltre, ha mirato alla creazione di un unico ampio mercato che permettesse di raggiungere le economie di scala in nuove produzioni industriali. Ora, in una fase di crisi economica e di sviluppo post-industriale o dell’economia della conoscenza e dei servizi, l’Unione Europea deve soprattutto valorizzare l’identità politico-culturale comune, che è la base per una maggiore integrazione anche istituzionale e non solo commerciale e finanziaria. 

Infatti, una moderna economia della conoscenza e dei servizi non può svilupparsi nei paesi europei senza un sistema comune di norme e di istituzioni. 

La valorizzazione dell’identità comune a scala europea promuove un maggiore senso di appartenenza comune, contrasta il processo in atto di frammentazione dell’Unione Europea e la mancanza di fiducia che spinge all’uscita dall’Euro e dall’Unione Europea. 

Una nuova politica economica europea deve mirare non solo alla crescita economica ma anche a rafforzare il senso di appartenenza comune e quindi investire su quei beni e servizi comuni, come il patrimonio storico culturale europeo, che permettono di rafforzare le tradizioni europee. Si tratta quindi di potenziare quelle produzioni moderne che meglio rispondono ai valori largamente condivisi in Europa, come quelli di: sostenibilità ambientale, giustizia sociale, sicurezza e qualità del lavoro, valorizzazione delle capacità individuali, qualità del tempo libero e qualità della vita. In particolare, la tutela dell’identità culturale europea richiede di proteggere il territorio contro i disastri naturali, investire nella cultura e nella formazione dei giovani, sviluppare nuovi prodotti e servizi che rispondono ai nuovi bisogni di una popolazione con livelli di cultura sempre maggiori." 

Al termine della relazione tanti gli applausi dei numerosi partecipanti alla serata e dopo il confronto con le domande del pubblico il Presidente del Rotary Domenico Bellini ha ringraziato il relatore per aver reso fruibile a tutti gli intervenuti un argomento così tecnico e complesso.

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